Mezzacorona – risultati e analisi di bilancio 2010/11

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Siamo ai numeri 2010-11 di Mezzacorona, la cooperativa che consolida e possiede la maggioranza di Nosio. Il bilancio 2010-11 non mostra particolari sorprese: le vendite ricalcano quelle della controllata, con una forte crescita all’estero e un calo in Italia, la remunerazione dei soci da parte della cooperativa e’ rimasta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, circa 40 milioni di euro guardando al bilancio della capogruppo. Mezzacorona ha anche terminato nel 2011 un pesante piano di investimenti, ma e’ riuscita a mantenere i debiti sotto controllo a circa 153 milioni di euro (150 milioni nel 2009-10). Nell’esercizio a venire, i volumi dovrebbero essere in crescita, soprattutto lato frutta: vedremo se cio’ si ribattera’ su un aumento delle vendite.

  • Le vendite come dicevamo salgono all’estero, +20% a quasi 100 milioni di euro, e scendono in modo corrispondente in Italia, -20% a poco piu’ di 50 milioni, per arrivare al totale di 149 milioni. Qualcuno direbbe che Mezzacorona e’ tornata ai vecchi tempi (2006) quando le vendite estere rappresentavano i due terzi del totale.
  • Come dicevamo l’anno scorso, i volumi di uva conferiti erano 291mila quintali (pagati 92 euro al quintale), oltre a 81mila ettolitri di vino. Con una rapida trasformazione da quintali in ettolitri, i volumi di vino prodotti dovrebbero essere stati 270-280mila ettolitri, con un leggero incremento rispetto (4-5mila ettolitri) rispetto allo scorso anno. E’ purtroppo difficile approfondire ulteriormente dato che Mezzacorona vende anche mele, e non fornisce la suddivisione del fatturato.
  • Per quanto riguarda il prossimo esercizio, i volumi di uva apportati sono di 300mila ettolitri (+3), mentre sono aumentati del 30% i volumi di mele. Considerati i prezzi in rialzo dei prodotti agricoli, dovrebbe essere un anno di sviluppo delle vendite del gruppo rispetto al livello di 145-150m di euro degli ultimi 3 anni. In generale, le parole degli amministratori lasciano intendere un clima fiducioso per il 2012.
  • Il valore dei conferimenti, come differenza tra costi e ricavi della cooperativa, quindi potenzialmente distribuibile ai soci e’ stato di 40 milioni di euro, in leggero calo dai 41.7 milioni dell’anno precedente.
  • Dal punto di vista finanziario, l’esercizio e’ influenzato dall’anticipo della vendemmia che ha incrementato le scorte di magazzino e il capitale circolante (grafico allegato). Detto questo, il gruppo ha mantenuto il debito su livelli paragonabili all’anno scorso (153 milioni contro 150). A questo hanno contribuito: una generazione di cassa dopo aver pagato i soci di 11 milioni (-20%), un leggero impatto negativo del capitale circolante (3-4 milioni), gli investimenti di circa 9-10 milioni (-57% rispetto agli oltre 20 milioni dell’anno scorso). Se gli investimenti caleranno ancora, il 2011-12 potrebbe essere un anno in cui il debito potrebbe anche calare.
Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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