Analisi del consumo di vino in Italia per fascia di eta’ – dati ISTAT 2011

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La demografia del consumo di vino e come questa si sviluppa nel tempo è molto affascinante. Vi propongo oggi un approfondimento dei dati ISTAT sul consumo di alcolici, con un focus sul vino. Il quadro è stato delineato qualche settimana fa: il consumo di vino è in calo: la quota della popolazione che consuma vino è leggermente diminuita negli ultimi anni, ma soprattutto è cambiato lo stile. Si beve molto meno di un tempo e questo è la vera ragione del calo del volume consumato. Non tutti i mali vengono per nuocere, però: ci sono dei problemini, ma sicuramente anche delle opportunità. L’apparato produttivo deve evolvere per seguire i propri consumatori. I forti bevitori si stanno estinguendo per lasciare posto ai bevitori sporadici. Questo significa che il consumo di vino si sposterà sempre di più sui vini di qualità, ma che ad ogni ettolitro perduto sul vino da tavola se ne aggiungerà forse un decimo in quello a denominazione. Vediamo le statistiche in dettaglio, menzionando che tutti i grafici confrontano 2011 con 2007, per dare un’idea più chiara del cambiamento nel tempo (le variazioni annue talvolta non colgono bene le tendenze).

  • Il quadro generale ci dice che il 53% della popolazione consuma vino e che questa quota è scesa soltanto di 1 punto percentuale dal 2007 a questa parte.
  • Tale calo è evidente in 3 fasce di eta: 16-17 anni (quando però i consumatori sono comunque stati pochi e ai quali promuovere il prodotto potrebbe essere difficile), 18-19 anni (-2 punti) e nella fascia 45-54 anni (-4 punti, non chiedetemi come mai).
  • I forti bevitori sono in forte calo, dal 3% al 2% della popolazione, così come quelli che bevono il classico bicchiere a pasto (dal 23% al 20.6%). Salgono invece del 2% i consumatori sporadici, quindi con una frequenza inferiore.

Addentrandoci nelle fasce di età, forse il dato che mi sentirei di sottolineare di più è che fino a 24 anni la penetrazione di consumo è negativa in tutte le fasce di consumo, anche se in realtà ciò potrebbe non essere indicativo del futuro. Ad esempio, i 16-17enni e 18-19enni del 2007 finirebbero nella fascia 20-24 anni del 2001. Quindi se guardate con “occhio strabico” vi accorgete che i consumi sono molto correlati con l’età. Il consumo di vino dei 20-24 anni nel 2011 era del 41%, mentre il consumo dei 16-19 anni del 2007 era del 23-35%. I consumatori entrano nel mercato con l’aumento dell’età, su questo fattore ci si dovrebbe concentrare!

 

 

 

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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