Esportazioni di vino australiano – aggiornamento primo semestre 2012

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Le esportazioni di vino australiano continuano nel loro lento declino, che si accompagna a un peggioramento del mix, dai vini imbottigliati ai vini sfusi. A partire da gennaio 2012, secondo il rapporto diffuso da Wine Australia, i volumi di vino sfuso hanno superato quelli di vino imbottigliato. A fine giugno 2012, sui 12 mesi, l’Australia aveva esportato 7.13 milioni di ettolitri di vino, per un valore poco inferiore a 1.9 miliardi di dollari australiani. I volumi sono calati del 2%, il valore del 4%. Il calo del valore è totalmente legato al cambio di mix, con i vini sfusi in crescita del 9% a 3.7 milioni di ettolitri, mentre quelli imbottigliati sono stati in calo del 13% a 3.3 milioni di ettolitri. Secondo il rapporto, il continuo trasferimento da imbottigliato a sfuso riflette la decisione dei produttori di imbottigliare nei paesi di destinazione, invece che in Australia, spinti dalla forza del dollaro australiano (costa di meno imbottigliare all’estero) e alla crescente quota di prodotto venduta alle private labels.

Il prezzo mix delle esportazioni di vino continua a migliorare nel segmento dei vini imbottigliati (da 4.3 a 4.4 dollari per litro nei 12 mesi terminati a giugno), compensando in parte il calo dei volumi: a valore il calo è infatti del 9% a poco meno di 1.5 miliardi di dollari australiani. Il miglioramento del mix deriva sia da un minor volume di vino di basso valore imbottigliato (e quindi esportato sfuso) e dal fatto che i volumi di vino pregiato sono in crescita (+1% sopra i 10 dollari al litro, +17% sopra i 50 dollari al litro).

Nel campo dei vini sfusi, il 92% del volume è tra 0.5 e 1.5 dollari al litro, cioè intorno alla media di 1 dollaro, in linea con i 12 mesi precedenti. Le maggiori destinazioni del vino sfuso sono stati il Regno Unito (53% dei volumi sfusi), gli USA (20%) e la Germania (9%).

Il Regno Unito resta il principale mercato con 251 milioni di litri, di cui abbiamo visto che circa 200 sono di vino sfuso. Il secondo mercato restano gli USA con circa 191 milioni di litri (dove però i vini imbottigliati seppur in calo sono ancora oltre 100 milioni di litri). Al terzo posto nella classifica dei volumi resta il Canada (50 milioni di litri), mentre sono calati pesantemente i volumi di vino sfuso inviati in Cina, che è diventato il quinto mercato (era il quarto) con 40 milioni di litri, preceduto dalla Germania.

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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