Le importazioni di vino in Italia sono state in forte crescita nel primo semestre 2012, ma la bilancia commerciale continua a migliorare, perlomeno in termini di valore (comincia a flettere in volume). Le importazioni di spumanti sono in calo evidente, e quindi qui parliamo di Champagne. La Spagna è la chiave di lettura della crescita e i vini sfusi sono il comparto dove andare a cercare le spiegazioni. I dati di giugno sono in forte rallentamento per quanto restino positivi. Questi sono i messaggi-chiave del post. Buona lettura.
Le importazioni di vino in Italia sono cresciute del 20% nei primi 6 mesi del 2012, principalmente grazie al forte incremento dei volumi (+45% a 1.6 milioni di ettolitri), supportando una forte tendenza già vista nella parte finale del 2011. Ormai importiamo circa 2.8 milioni di ettolitri di vino all’anno, purtroppo per chi esporta a soltanto 1.1 euro al litro in media, per un totale di 310 milioni. Nel primo semestre, che notoriamente è meno significativo per il segmento degli spumanti, le importazioni sono state di 129 milioni di euro
Il saldo commerciale del vino sale per la prima volta a 4.2 miliardi di euro su base annua, migliorando di circa 200 milioni di euro nei primi 6 mesi dell’anno. Il saldo si scompone in circa 3.5 miliardi di euro sul vino imbottigliato, 290 milioni di euro sul vino sfuso (l’unico numero che non tocca un massimo storico) e 430 milioni di euro nel segmento degli spumanti.
Che cosa importiamo. Come si legge all’inizio, non ci siamo improvvisamente innamorati dello Champagne, anzi nel segmento spumanti l’Italia ha ridotto del 15% l’import (-14% valore e -17% volume), segno che non abbiamo molto da festeggiare di questi tempi. Il boom è nel vino sfuso, che rappresenta il 90% circa dei volumi importati e quasi la metà del valore dell’import del primo semestre.
Da dove importiamo. Il grafico ad area rende piuttosto bene l’idea di quello che sta succedendo. La Spagna è diventato il nostro principale partner commerciale, perlomeno guardando ai volumi (in valore è seconda alla Francia). Le importazioni spagnole sono più che raddoppiate, raggiungendo il ragguardevole ammontare di 1.9 milioni di ettolitri nell’ultimo anno, rispetto a un totale di 2.8milioni di ettolitri. È quasi tutto vino fuso, dato che vini imbottigliati e spumanti non arrivano a 100mila ettolitri. La Francia in compenso resta il nostro principale fornitore di vino a valore, con 168 milioni (dei 310 annui), come potete immaginare con una concentrazione (135 milioni) nel segmento degli spumanti. Il nostro terzo partner sono gli Stati Uniti, dai quali giungono in Italia circa 500mila ettolitri di vino per un valore di solamente 40 milioni: tutto vino sfuso.
Buongiorno a tutti!!
1 domanda: vivo in Australia da 2 anni e in questo periodo ho collezionato diverse bottiglie di vino di diverso valore. mi potete dire cortesemente quali e a quanto ammontano le tasse di importazione di vino dall australia all Italia? considerando 1 centinaio di bottiglie per un valore di 3000 euro?
mille grazie
purtroppo non sono in grado di risponderle.
bacca