Proseguiamo il viaggio tra le regioni italiane con la Sardegna. Come già fatto per la Liguria “fondiamo” dati Federdoc sulle singole DOC fino al 2010 e dati ISTAT con la produzione 2011, così da prendere due piccioni con una fava. Diciamo subito che i dati sono inspiegabilmente divergenti, dato che ISTAT accredita una produzione di 135mila ettolitri DOC nel 2010, mentre secondo Federdoc se ne sono prodotti 318mila ettolitri. Facciamo finta di niente? Facciamo finta di niente.
- La produzione di vino 2011 in Sardegna è cresciuta del 2% nel 2011 a 486mila ettolitri, dopo due anni in forte calo nel 2009 e 2010. La regione con la maggior produzione e anche la maggior crescita è Cagliari, +4% a 93mila ettolitri.
- Le produzione per tipo sono quasi incommentabili, in quanto i dati sono chiaramente “tirati a indovinare”. Invece i dati per colore sembrano più verosimili e sottolineano un trend molto simile tra le due categorie.
- Le superfici vitate sono totalmente errate sul sito ISTAT e quindi prendiamo i dati del censimento, dove si evince che le superfici vitate effettive nel 2010 sono 18900, rispetto a 26300 del 2000. È interessante notare come secondo Federdoc le superfici vitate denunciate a DOC siano di poco superiori a 6000 ettari.
- Il valore aggiunto prodotto dalla regione è in crescita del 6% a 47 milioni, in miglioramento per il secondo anno consecutivo e mostra un andamento decisamente migliore di quello dell’Italia nel breve periodo.
- Passando ai dati Federdoc, vale la pena sottolineare il graduale processo di concentrazione intorno a qualche DOC importante. Tutto ciò è particolarmente positivo: il Vermentino di Sardegna e il Vermentino di Gallura crescono del 6% e 18% nel 2011 e balzano del 60% e 30% in un orizzonte temporale di 5 anni. Nei rossi, il Cannonau si stabilizza sui 90mila ettolitri dopo essere più che raddoppiato. È molto interessante notare che le prime 5 DOC rappresentino quasi il 90% della produzione DOC.