Anche per la Calabria facciamo un mix di dati ISTAT 2011 e dati Federdoc 2010. Diciamo subito che il dato più importante è quello della superficie vitata come rilevata dal censimento ISTAT 2010, che ha messo in luce un calo delle superfici vitate nella regione che annualmente non era mai stato riportato. Gli ettari sono scesi del 35% nel giro di 10 anni, da 13800 a 9100 ettari. Ciò si confronta con una riduzione a livello nazionale del 12% circa. Detto questo, secondo i dati ISTAT 2011, la produzione è in calo ma nella fascia meno nobile del prodotto, cioè il vino da tavola, mentre viene rilevata una produzione stabile sia di vini DOC, rappresentati principalmente dal Cirò, che di vini IGT. Andiamo brevemente sui numeri.
- La produzione di vino 2011 è stata di 302mila ettolitri, in calo del 6.6% sul 2010 e in prospettiva del 3% nel decennio partito nel 2000. Il calo è però poco omogeneo tra le varie province: a Cosenza, provincia più importante per la produzione, i 126mila ettolitri sono inviariati rispetto al 2010 e la produzione è storicamente stabile, mentre invece nelle altre province il calo rispetto allo scorso anno è tra il 12% e il 14%. In un’ottica di lungo termine la provincia dove la viticoltura sembra essere in crisi è Crotone, che nel 2000 produceva come Cosenza e oggi è dimezzata.
- La produzione per tipologia sembra indicare un continuo e graduale percorso verso la qualità, anche se i dati di IGT e DOC sono brutalmente copiati da quelli del 2010 (fino all’ultimo ettolitro) e si tratta dunque di evidenti stime. Prendendoli per buoni, tutto il calo si concentra nei vini da tavola, che quindi scendono dal 72% al 69% della produzione totale, con i DOC che passano dal 17% al 19% e gli IGT dall’11% al 12%. Per quanto riguarda la produzione per colore, ISTAT indica un calo praticamente uguale per le due categorie, pari a quello della produzione totale.
- Passando ai dati economici, la viticoltura sembra aver perso il 4.4% in termini di valore, contro il 6.6% del volume, da 24 a 22 milioni di euro. Il valore aggiunto della produzione integrata di vino invece è sostanzialmente stabile. Visti in ottica di lungo periodo, i dati mostrano un andamento marcatamente peggiore dell’andamento nazionale sul lungo periodo.
- Per la Calabria, vini DOC significa principalmente Cirò, che rappresenta con i suoi 55mila ettolitri di produzione 2010 la stragrande maggioranza dei 67mila ettolitri riportati da Federdoc. La DOC Cirò si sviluppa su circa 1700 ettari di vigneto (denunciati 2010), con una resa per ettaro piuttosto bassa, di circa 46 quintali per ettaro. Le altre DOC sono tutte largamente sotto i 10mila ettolitri.