Treasury Wine Estates – risultati a dicembre 2012

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Treasury Wine Estates ha subito un forte calo degli utili nel primo semestre dell’anno fiscale 2012-13, terminato a dicembre. Gli utili sono scesi del 23%, di cui circa il 13% per colpa della rivalutazione del dollaro australiano (rispetto al medesimo semestre 2011) e il 10% circa essenzialmente a causa dell’aumento del costo delle materie prime. In realtà, tale andamento non è una sorpresa, anzi: il management lo aveva già anticipato in occasione dell’assemblea degli azionisti, tanto che le azioni non solo non sono scese ma sono addirittura salite del 10% circa in occasione dei risultati in quanto (1) l’azienda ha annunciato diverse iniziative per incrementare la sua presenza nei vini ad alta qualità, dove recentemente ci sono state alcune difficoltà per via dei volumi molto scarsi e (2) la seconda parte dell’anno si annuncia molto migliore (+15% disponibilità vini di alta qualità), con un obiettivo di chiudere l’anno con una crescita dell’utile operativo del 5% circa, quindi ribaltando il -13% dei primie 6 mesi. In particolare, TWE ha annunciato l’acquisizione di 591 ettari di vigne di alta qualità in Sud Australia e Napa, hanno ricomprato le minoranze di una tenuta in Nuova Zelanda e hanno aumentato le scorte di vino in fase di affinamento. Il taglio dei costi continua ad andare avanti: secondo il management i costi commerciali e logistici sono scesi dell’8%. Andiamo a vedere i dettagli.

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  • le vendite sono scese del 5% a 817 milioni di dollari australiani. Di questo calo, il 2% è dovuto al cambio di perimetro di consolidamento, l’1% circa ai cambi e il restante 2% al calo dei volumi di vendita. TWE ha venduto 16.5 milioni di casse, -2.4%.
  • Gli utili sono in discesa a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e del calo del 5% dei volumi di alta qualità, oltre che per via delle difficoltà del mercato locale e della forza del dollaro australiano. Il costo di produzione di una cassa di vino è cresciuto da 34.5 a 36.7 dollari, causa l’incremento delle materie prime dovuto alle difficoltà metereologiche del 2011.
  • La performance per mercato è abbastanza disomogenea. TWE continua ad andare bene in Asia, è sostanzialmente stabile in Australia, va malino in USA e malissimo in Europa in termini di vendite. Gli utili in Europa stanno leggermente migliorando, anche se il margine del 5% è ancora non soddisfacente, mentre in USA il margine scende al 9.4% e in Australia/Asia passa dal 18% al 15%.
  • Dal punto di vista commerciale, TWE sta lavorando pesantemente per cercare di migliorare i fondamentali dell’attività. In questo senso i risultati del semestre sono una specie di “passaggio obbligato” per cercare di fare meglio in futuro. Le vendite americane sono state influenzate da un calo della disponibilità di prodotti di qualità del 15%, che ha più che compensato la riduzione dei costi commerciali. In Australia le vendite al dettaglio sono in crisi, mentre in Asia i volumi crescono del 10-11%, con la Cina a +24% e il Giappone a +31%.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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