Laurent Perrier ha chiuso il 2012 con risultati economici piuttosto simili a quelli delle altre due case di Champagne, nonostante il suo anno fiscale finisca tre mesi più tardi e nonostante il fatturato sia cresciuto leggermente rispetto all’anno scorso (mentre per gli altri è sceso). La strategia di focalizzazione sui prodotti premium continua, con circa il 37-38% del marchio Laurent Perrier nella fascia alta di prezzo, e continua anche il focus su rafforzamento patrimoniali, con parecchi indicatori in miglioramento: il debito cala e la copertura magazzino su debito migliora. La strategia della società di muovere verso i “premium” Champagne resta invariata. E’ costata tantissimo nella crisi del 2009, quando per non far calare i prezzi le vendite (e gli utili) sono letteralmente scomparse, sta premiando oggi, anche se come dicevamo gli utili sono stati in calo rispetto al 2011. Andiamo a vederli insieme.
- Il fatturato cresce del 5% a 222 milioni di euro, con un calo dell’1% dei volumi, un miglioramento del price mix dell’1.6% e un effetto positivo dei cambi per un 1.1%. La crescita delle vendite è stata molto omogenea su tutte le aree geografiche, con la Francia a 75 milioni (+1.5%), l’Europa a 109 milioni (+2.1%) e gli altri paesi del mondo a 37 milioni (+2%). Ne consegue una quota di export del 66%.
- I margini non seguono l’andamento delle vendite, per diversi motivi. A livello produttivo, sono aumentati i costi della vendemmia del 2% e di un altro 2% quelli delle uve acquistate. Ciò è stato compensato da un incremento del 2% dei prezzi e dall’impatto positivo dei cambi. I volumi in calo dell’1% hanno però alla fine determinato un margine industriale stabile.
- Sotto il gross margin, Laurent Perrier ha deciso di incrementare le spese promozionali da 15 a 18 milioni di euro, per celebrare il bicentenario del marchio, determinando quindi un calo del MOL da 49 a 45 milioni di euro, per un margine che passa dal 22% al 20%.
- A livello di utile netto i minori margini sono stati attutiti dal calo degli oneri finanziari sul debito (in costante diminuzione), e da un leggero miglioramento dell’aliquota fiscale. Quindi, l’Utile netto 2012/13 si posiziona poco sopra i 20 milioni di euro, in calo del 7% rispetto ai 22 milioni del 2011/12, quando però c’era stato un balzo molto forte.
- Il debito come dicevamo scende da 283 a 279 milioni, a fronte di un incremento del patrimonio netto e del magazzino. Quindi tutti i parametri finanziari legati al patrimonio migliorano. Non migliora il rapporto debito/MOL, ma ciò è conseguenza del calo del MOL. Laurent Perrier è chiaramente la più capitalizzata tra le maison della Champagne.
- Il ritorno sul capitale scende dall’8% al 7%, ma si mantiene su un livello discreto, considerando la solidità finanziaria del gruppo.