
La Puglia è senza dubbio una delle regioni dove il calo produttivo è stato più significativo, guidato dagli espianti di vite. I dati che analizziamo oggi della produzione 2012 mettono in luce non soltanto il forte calo delle superfici, che sembrano correttamente rilevate a 85mila ettari, rispetto a 98mila del 2010 e 107mila del 2000, ma anche una ripresa della produzione di mosto, presumibilmente a causa della difficoltà comunque di piazzare la sempre significativa quantità di vino da tavola prodotto. Per tirare le somme, se è vero che poco più del 50% del prodotto è ora marchiato DOC o IGT, qualche problema da risolvere sembra esserci ancora… guardiamo insieme i dati.

- ISTAT stima una produzione di 5.3 milioni di ettolitri nel 2012, in calo dell’8%. Come abbiamo visto per la Sicilia il totale delle province non fa la regione (succedeva anche nel 2011). Dai dati si evince comunque Foggia e Barletta-Trani-Andria, cioè la parte settentrionale della regione è andata decisamente meglio di quella meridionale (Brindisi e Taranto).
- Passando alla produzione per tipologia, i vini DOC sono in leggero calo, -3% a poco meno di 900mila ettolitri, e rappresentano il 16% della produzione regionale, il massimo storico. I vini IGT si mantengono al 36% della produzione totale, con un volume in calo del 8% a 1.9 milioni di ettolitri, comunque molto vicinio al massimo storico dello scorso anno.
- I vini da tavola invece subiscono un vero e proprio crollo, -45% a 1.3 milioni di ettolitri, presumibilmente rimpiazzati in parte dalla produzione di mosto, che balza da 0.4 a 1.2 milioni di ettolitri. Sembrerebbe che il milione di hl perduti nei vinida tavola sia stao in parte “ripreso” come mosto. Un aspetto questo negativo dal punto di vista del valore della produzione (che purtroppo ISTAT non ha ancora pubblicato).
- Nella produzione per colore, fatti salvi i dati fortemente negativi nella tabella (influenzati dai mosti), vale la pena di analizzare il bilanciamento. Si conferma la tendenza alla ripresa dei vini rossi (al contrario del trend nazionale), che si era vista negli scorsi anni. Si racconterebbe in questo modo: i vini rossi sono passati dal 60% al 53% della produzione tra il 2005 e il 2009, e si sono poi ripresi, salendo al 55% nel 2010, al 57% nel 2011 e di nuovo al 60% nel 2012.
- L’argomento sulle superfici vitate l’ho già affrontato nella prefazione. Vale la pena soffermarsi sui dati provinciali 2010, che sono quelli certificati dal censimento agricolo, dove si registrano 27mila ettari in provincia di Foggia, 20mila a Barletta-Trani-Adria, 24mila a Taranto e 10mila in provincia di Brindisi.
- Da ultimo, un breve cenno al peso della produzione a volume pugliese nell’ambito nazionale, vista in prospettiva storica. In termini di produzione totale, la Puglia è oggi il 13.6% del prodotto italiano, rispetto al 17% del 2005. La posizione più rilevante è sorprendentemente negli IGT, che rappresentano il 14% del totale nazionale. La regione rappresenta poi il 13% della produzione di vini da tavola e il 6% dei vini DOC.




Salve, innanzitutto complimenti per i vostri lavori dettagliati. Volevo chiedere se avete effettuato un lavoro riguardante le produzioni di vino ed uva Italiano e Spagnolo e relativo export per gli anni 2011-2012. Grazie a priori.
Buongiorno, i contenuti che chiede sono rintracciabili ai seguenti link:
Export spagna
Export Italia
Produzione vino Italia
Spagna produzione vino (all’interno dell’articolo sulla produzione di vino nel mondo 2012)
A presto!
Marco Baccaglio
Ciao Bacca,
grazie per il tuo lavoro, veramente inestimabile.
sui dati della puglia vedo un grosso problema: istat a me dà sul sito una moria imprrovisa di vino per la provincia di foggia nel 2012, un milione in meno di ettolitri rispetto al dato che tu riporti! come mai? credi che sia possibile?
dott. bacca per sapere la produzione di vino per anno di una singola azienda vi è un ufficio regionale a cui l’azienda trasmette i dati o esiste altro organismo a cui l’azienda in un certo qual modo deve dar conto della propria produzione
grazie
buongiorno Francesco, se è una domanda, io la risposta non la conosco… mi dispiace.
Marco Baccaglio