La Cantina di Castelnuovo del Garda è riuscita nel 2012-13 a confermare il livello di fatturato del 2011-12 e ad aumentare la remunerazione dei soci nonostante il costante calo delle quantità di prodotto conferite, fatto di cui il consiglio di amministrazione nella relazione si lamenta. Quello che sta succedendo è spiegato così: “Inoltre dobbiamo segnalare la forte diminuzione del quantitativo di uva da conferire, a causa dell’indisponibilità da parte di Soci importanti che, per motivi diversi, hanno deciso di affittare i loro vigneti a terzi non soci.” Presumbilmente il cambio generazionale dei proprietari delle vigne sta convincendo alcuni di essi a ridurre ulteriormente l’impegno. Certamente la sfida della cooperativa è rendere la vendemmia interessante per i soci attraverso una remunerazione possibilmente ancora migliore dei 43 centesimi pagati in questo bilancio. Il bilancio 2012-13 si è poi fatto grazie alle esportazioni, dato che le vendite italiane dopo anni di incremento hanno inevitabilmente segnato il passo. Passiamo ai numeri.
- Le vendite sono rimaste stabili a 14.2 milioni di euro, a fronte di un calo del 2% del fatturato italiano a 11.2 milioni di euro e di un incremento del 9% delle esportazioni a 3.1 milioni.
- Le vendite di vino imbottigliato crescono del 2.3% a valore nonostante un calo del 5% dei volumi venduti, mentre il vino sfuso, che ancora rappresenta vendite per 7.6 milioni di euro, cala dell’1.5% con volumi in diminuzione del 6%.
- La cooperativa ha remunerato i soci con 43 centesimi per kilogrammo di uva conferito, il 7% in più rispetto allo scorso anno. L’incremento c’e’ stato anche se non eclatante come quello vissuto dai prezzi di mercato, soprattutto dei prodotti comuni.
- La cooperativa sta gradualmente perdendo volumi ed è dunque costretta a sopperire al prodotto mancante da parte dei soci con acquisti sul mercato. Nel 2012-2013 sono stati conferiti 154mila quintali di uva, mentre per l’annata in corso si prevedono conferimenti per 130mila quintali, quindi il 15% in meno, oltre a 10mila quintali in conto lavorazione.
- La produzione della cooperativa resta focalizzata sui prodotti DOC e DOCG, che rappresentano quasi 90mila ettolitri dei 117mila ettolitri commercializzati.
- Il profitti e perdite della cantina chiude con un classico 0 a livello di utile netto. Il MOL è rimasto stabile a 0.8 milioni di euro, cioè il 5.6% delle vendite e l’utile operativo ha perfettamente compensato tasse, oneri finanziari e ammortamenti.
- La struttura finanziari subisce l’impatto negativo delle minori dilazioni che si possono concedere ai clienti. Si è quindi creata una maggiore rimanenza di magazzino solo parzialmente compensata da minori crediti verso i clienti. Il risultato è che il capitale circolante cresce da 5 a 6 milioni di euro e il debito netto passa da 5.3 a 5.7 milioni di euro, un livello che si confronta con 4 milioni di euro di patrimonio netto e meno di 1 milione di euro di MOL.