Il piano di supporto alla viticoltura 2014-18

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Come vi avevo promesso, vi riassumo oggi i dati della prossima OCM vino, quella che parte nel 2014 e termina nel 2018, con una dotazione di 6.2 miliardi di euro, circa il 17% più alta di quanto previsto per la vecchia OCM 2009-2013, che era di 5.3 miliardi (di cui 5.2 miliardi effettivamente spesi). Ovviamente c’è stata l’inflazione, ma comunque si tratta di un fatto importante: l’UE continua a supportare un programma relativo alla viticoltura, che sta cambiando direzione. L’asticella si sposta leggermente dalla ristrutturazione allo sviluppo. Invece di finanziare quasi unicamente la riduzione del potenziale produttivo (che ancora esiste ma in misura ridotta), si passa alla valorizzazione dei prodotti attraverso l’azione promozionale. Proprio in questo punto sta la vera sfida. E’ facile chiedere soldi per estirpare vigneti anti-economici mentre è più difficile spendere i soldi bene nelle promozioni. La testimonianza viene dal piano 2009-13, che prevedeva oltre 800 milioni per le promozioni, che sono invece diventati poco più di 500 a conti fatti, sostituiti da un maggior investimenti nella ristrutturazione dei vigneti. Andiamo a vedere i numeri insieme.

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  • Il programma di 6.2 milliardi prevede 2.5 miliardi per la ristrutturazione dei vigneti (40% del totale, contro il 43% del programma effettivamente realizzato nel 2009-13), uno stanziamento di 0.5 miliardi di euro per la distillazione, quindi la metà di quanto realizzato nella precedente OCM, 1.2 miliardi per la promozione, più del doppio di quanto effettivamente speso nel quinquennio 2009-13 e il raddoppio al supporto agli investimenti, da 0.6 a 1.2 miliardi di euro.
  • Le tranche annuali, come potete vedere dal grafico, sono attualmente previste stabili negli anni, a 1.2 miliardi, un livello molto simile a quello realizzato nel 2013.
  • Veniamo alla situazione dei diversi paesi. L’Italia rappresenta circa il 27% del programma, contro il 28% della Spagna e il 23% della Francia. Quindi un livello di partecipazione “interessante” per così dire, non dissimile dalla precedente OCM.
  • La parte più interessante è relativa a come i fondi sono destinati (posto che si è vista una certa flessibilità, in fin dei conti, negli anni passati). Gli 1.7 miliardi dell’Italia sono da destinare per ben il 30% alla promozione, circa 510 milioni nell’arco del periodo, contro un ammontare di 213 milioni effettivamente speso nel periodo precedente. In cambio di questo l’Italia rinuncia alla promozione agli investimenti, che invece è l’aspetto più spinto dalla Francia dove l’attenzione all’aspetto imprenditoriale e al favorire l’investimento è stato al centro dell’attenzione anche della OCM precedente. La Spagna invece mantiene un forte peso del cosiddetto “Single payment scheme support”, che è una forma di sovvenzione generica all’industria vinicola locale e con 1.8 miliardi di euro è il destinatario più importante delle misure di sostegno, anche e soprattutto considerando il fatto che la sua produzione vinicola è più limitata che quella di Italia e Francia.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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