Il 2013 per il bilancio di Frescobaldi è certamente un’annata gloriosa. Nonostante le vendite non siano cresciute rispetto al 2012, l’effetto combinato del miglioramento del mix di prodotti (verso l’alto di gamma) e del contenimento dei costi ha generato un sostanziale miglioramento dei margini. I numeri parlano da soli: il MOL supera per la prima volta il 30% delle vendite, l’utile netto sfonda quota 10 milioni di euro, l’indebitamento di Frescobaldi scende a meno di 1 volta rispetto al margine operativo lordo. E il 2014 dovrebbe essere di nuovo un buon anno, visto il giudizio positivo espresso relativamente all’andamento dei primi 4 mesi. Passiamo ai numeri.
- Le vendite sono stabili a 85 milioni di euro. In realtà si tratta della media del pollo, dato che Frescobaldi continua a crescere all’estero, +3% a 52 milioni di euro, e a soffrire in Italia, -7% a 32 milioni di euro.
- Come dicevamo i costi sono stati in calo: scendono i costi delle materie prime, da 22 a 18 milioni di euro, quindi dal 25% al 21% del fatturato, scendono i costi per servizi da 26 a 24 milioni di euro (tra i quali scendono anche i costi pubblicitari e promozionali, da 7.5 a 7 milioni di euro), mentre rimangono stabili in valore assoluto i costi del personale a 19 milioni di euro, il 29% delle vendite, in crescita del 17%.
- Di conseguenza il 2013 ha visto un forte miglioramento dei margini. Il MOL balza da 23 a 27 milioni di euro, il margine quindi si muove dal 27% al 32% del fatturato. Con ammortamenti stabili a circa 11 milioni di euro, l’utile operativo passa da 13 a quasi 17 milioni di euro, il 20% delle vendite. Con un debito in calo gli oneri finanziari tornano sotto il livello di 1 milione di euro e l’utile netto sale da 6.9 a 10.2 milioni di euro, dopo aver spesato circa 5 milioni di euro di utile per le minoranze.
- La struttura finanziaria migliora ancora. La generazione di cassa dell’anno supera i 20 milioni di euro (prima degli interessi di minoranza). Di questi, 10 milioni sono stati reinvestiti nell’attività (quest’anno non sono state fatte acquisizioni), mentre 2.7 milioni sono andati agli azionisti come dividendo sull’utile 2012. L’indebitamento del gruppo Frescobaldi è sceso da 35 a 24 milioni di euro, il livello più basso mai registrato dal 2005 a questa parte. I rapporti finanziari sono tra i migliori del settore in Italia: 0.9 volte il MOL e 0.14 volte il patrimonio totale.
- Il capitale investito rimane stabile nell’ordine di 190 milioni di euro. Ne consegue un forte miglioramento del ritorno sul capitale, che passa dal 7.5% al 9.5%, mentre il ritorno per gli azionisti sale dal 5.6% all’8%, un livello ragguardevole considerando l’alto livello di capitalizzazione dell’azienda e il modello di business (con una forte integrazione verticale).