
Come forse è accaduto anche per altri comparti dell’economia reale, in Lombardia non si è mai registrata una vera e propria crisi di produzione vinicola. La vendemmia 2013 è stata molto abbondante come nel resto d’Italia ma la proporzione con il passato non è così eclatante: rispetto all’anno scorso ISTAT registra un incremento produttivo del 6% contro il +18% del dato nazionale. Continua piano piano la focalizzazione sulla qualità, ultimamente perseguita attraverso l’intensificazione dell’uso delle IGT, mentre la proporzione tra vini bianchi e rossi sembra essersi stabilizzata vicino alla parità. Leggiamo insieme i dati.

- La produzione in Lombardia è cresciuta del 6.5% nel 2013 a 1.3 milioni di ettolitri. Il dato è piuttosto allineato alla media 2008-2012, quando la produzione è stata mediamente di 1.28 milioni di ettolitri. La Lombardia ha rappresentato nel 2013 circa il 3% della produzione nazionale di vino (il 4% se restringiamo il confronto soltanto alla produzione di vini DOC).
- La produzione di vini bianchi cresce del 6% a 607mila ettolitri, contro un progresso del 7% per i vini rossi (693mila ettolitri). Si tratta di dati molto allineati, anche se si può notare un leggero progresso strutturale per i vini bianchi (3% sopra la media storica) che non si ritrova invece per i vini rossi.
- Dal punto di vista qualitativo, ulteriori progressi sono stati messi a segno. La produzione di vini comuni scende del 7% nel 2013 a soli 179mila ettolitri. Ormai soltanto il 14% dei vini lombardi manca di denominazione DOC o IGT. Il loro calo è del 22-23% rispetto alla media 2008-2012.
- Il vino “non più comune” si è riversato nelle IGT e non nelle DOC: la produzione di vini IGT cresce del 15% a 403mila ettolitri, il livello più elevato mai raggiunto in Lombardia e rappresenta oggi il 31% della produzione totale (contro il 29% del 2012 e il 19% del 2008). Siamo a livelli del 35% sopra la media storica.
- La produzione di vini DOC è invece cresciuta in linea con la produzione totale, +6%, 719mila ettolitri per la precisione. Si tratta di un dato del 4% inferiore alla media storica. Nel 2010-2011 su livelli produttivi totali simili per la regione si erano superati gli 800mila ettolitri.
- Passando alle produzioni provinciali, come sapete la Lombardia ha tante province ma poche che producono. Pavia ha prodotto 790mila ettolitri, il 7-8% in più sia rispetto al 2013 che alla media 2008-2012. E’ decisamente il miglior dato degli ultimi anni. La produzione a Brescia cresce invece del 4.5% a 297mila ettolitri e si pone il 2.5% sotto la media storica, mentre è andata peggio a Mantova, dove la produzione è rimasta stabile a 121mila ettolitri, perdendo il 15% rispetto ai livelli storici.
- Concludiamo con un commento sulle superfici vitate, che ho deciso di pubblicare con qualche remora. ISTAT dice che le superfici sono cresciute del 3% a 21452 ettari nel 2013. Concentrate a Pavia, Brescia e Bergamo i dati in crescita, perdono ettari Sondrio, Bergamo e Cremona.



