A distanza di un anno dall’acquisizione della ditta tedesca di spumanti Kessler Sekt, Cavit non ha ancora consolidato le vendite della nuova controllata, che nel 2014 sono stati di circa 5 milioni di euro. Gli amministratori hanno scritto nella relazione che lo faranno dal prossimo anno, dato che nel primo anno di attività (in cui Cavit ha spedito basi spumanti in Germania per far riprendere le vendite) la nuova controllata è stata in fase di “start-up”. I numeri 2014 di Cavit sono sulla falsariga degli scorsi anni, cioè andamento commerciale discreto (le vendite sono cresciute del 4%) e ulteriore rafforzamento patrimoniale, con la posizione finanziaria netta positiva per circa 2 milioni. Diciamo che nel 2014 Cavit diventa probabilmente l’unica grande azienda vinicola italiana (cooperativa) senza debito. Ma andiamo a commentare i numeri insieme.
- Le vendite hanno sfiorato i 160 milioni di euro, con una crescita del 3.7%, che è stata ritenuta soddisfacente dalla gestione. Le vendite italiane, stabili, sono state frenate dal calo del fatturato sui prodotti non-core, mentre le vendite di vino sono a +1.1%. All’estero le cose vanno decisamente meglio con una crescita del 4.7%. Le vendite estere sono in ulteriore progressione e sfiorano l’80% del fatturato.
- Le vendite di spumante cominciano a “sentire” l’effetto dell’acquisizione tedesca e progrediscono del 13%, a 16 milioni. Il prossimo anno con il consolidamento integrale di Kessler l’effetto sarà più evidente.
- Cavit ha lavorato nel 2014 641mila ettolitri di vino, di cui 626mila (98%) conferiti dai soci, che vantano crediti di 37 milioni di euro nei confronti della cooperativa (stabili). Il volume acquistato è dunque in calo del 4% rispetto al 2012/13, quando invece era rimasto stabile.
- I margini sono sempre tra il 3-4% a livello di MOL, in pareggio perfetto a livello operativo e, essendo la cooperativa senza debito, non ci sono interessi rilevanti da pagare. L’utile netto che vedete in tabella di 5.6 milioni di euro è per la maggior parte derivante dagli utili delle partecipazioni e dai proventi straordinari.
- La parte finanziaria vede un ulteriore miglioramento della struttura finanziaria. Il debito scompare e ci sono invece 2 milioni di cassa netta. Si tratta di un incasso netto di 9 milioni di euro, molto vicino alla generazione di cassa dell’attività, dato che investimenti e ammortamenti sono molto simili, non ci sono dividendi e il capitale circolante è stabile.
- Cosa dice Cavit per il prossimo esercizio? Le vendite di inizio esercizio 2014/15 (giugno e luglio) sono in crescita del 2%, e in linea con le previsioni. Le vendite in Italia nel periodo sono in accelerazione a +9% e vanno a compensare un calo delle vendite private label nel Regno Unito. Infine, Cavit mette in luce la strategia per Kessler, e dice “Terminata la fase di start up della partnership industriale e commerciale con la controllata Kessler Sekt, dalla primavera prossima, terminato l’affinamento, verranno proposti sul mercato tedesco gli spumanti metodo classico prodotti con vini base Chardonnay e Pinot Nero del Trentino, vini pregiati che nei prossimi anni verranno distribuiti nell’importante mercato tedesco.” Di conseguenza, verranno venduti spumanti italiani con un marchio tedesco. Vedremo se funzionerà!