I risultati del primo semestre di Lanson BCC ci mostrano ancora una volta come sia diventato difficile tenere gli utili del passato per le aziende della Champagne. Anche se il primo semestre non rappresenta una parte significativa dell’attività, i margini calano lungo una linea costante che dura ormai da qualche anno. L’azienda nega, ma la percezione è piuttosto chiara: man mano che l’attività si sposta dalla Francia (le vendite scendono per Lanson) e dall’Europa nei mercati lontani, si fanno meno soldi. I costi di distribuzione crescono, le strutture che bisogna “costruire” nei nuovi mercati si fanno sentire. Anche il terzo trimestre, di cui Lanson ha appena fornito i dati di vendita non sono buoni: le vendite del terzo trimestre sono andate male, per cui il piccolo vantaggio del primo semestre (+1%) diventa un -2.3% nei primi 9 mesi. E qui viene la parte divertente: da un lato l’azienda sottolinea che del quarto trimestre sono critici, circa il 45% delle spedizioni. Dall’altra la situazione globale dei mercati suggerisce di essere cauti, per cui di stime per il fine anno non ne vengono fornite! Andiamo a leggere qualche numero insieme.
Il fatturato cresce dell’1.3% a 95 milioni di euro nei primi 6 mesi 2014. La Francia cala del 5% a 55 milioni, l’Europa recupera il 15% a 32 milioni. E qui potremmo fermarci, visto che siamo a 87 milioni di 95. Va però menzionato il costante incremento nei mercati asiatici, in crescita di circa il 10%.
I margini come dicevamo nell’introduzione sono in calo nel primo semestre il MOL scende del 12% in valore assoluto a 11 milioni di euro, per un margine dell’11.8% contro il 13.6% dello scorso anno. Il grafico vi mostra come nel 2011 e 2012 le cose erano molto diverse… 15.5%.
Le buone notizie vengono dall’indebitamento che è in leggero calo anno su anno a 484 milioni di euro (498 nel 2013 a giugno), e dal forte calo degli oneri finanziari (da 5.8 a 3.8 milioni di euro), che ha consentito a Lanson di mantenere l’utile netto a 2.5 milioni circa (in realtà +4%, ma i numeri sono veramente piccoli…).
Le indicazioni su fine anno non ci sono, come dicevamo. Il primo semestre ha il 50% dei costi e il 33% delle vendite circa per le aziende della Champagne. E questo viene messo come giustificazione dei cattivi risultati. Peccato che era lo stesso anche lo scorso anno…