Le vicissitudini professionali di queste settimane mi hanno portato proprio ad aggiornare i dati relativi al vino canadese, ritrovandomi una buona base di dati da analizzare. Oggi guardiamo alle importazioni di vino del Canada per il 2014, come pubblicate da Industry Canada. I dati sono molto chiari: primo, il mercato canadese è restato un buon mercato per gli esportatori di vino, con una crescita in valuta locale del 3% nel 2014 raggiungendo 2.1 miliardi di dollari e del 5% sugli ultimi 5 anni, nonostante la nazione stia subendo l’impatto del ciclo discendente delle materie prime, la cui economia è particolarmente legata. Chiaramente, stiamo parlando di numeri in dollari canadesi, che contro l’euro ha perso mediamente il 7% per due anni di fila, il 2013 e il 2014. Quindi se dovessimo metterci nei panni di chi esporta in Canada +3% in valuta locale è -4% in euro. Dunque, chi vince e chi perde? Beh, l’Italia pareggia (ma vince nei vini spumanti), gli USA vincono (e lo avevamo visto qualche tempo fa con l’export americano di vino), la Francia perde. Tra i “comprimari”, sembra essersi fermata l’emorragia australiana, mentre stanno salendo forte (da valori molto contenuti) gli spagnoli e i neozelandesi. Andiamo a leggere i numeri insieme.
- Le esportazioni totali crescono del 2.8% a 2.14 miliardi di dollari canadesi, con un incremento del 2.2% dei vini imbottigliati, di gran lunga la categoria di riferimento con 1.9 miliardi di dollari esportati e un +6% per i vini spumanti, sempre dominati dai francesi, a 140 milioni di dollari.
- Da un punto di vista globale, sono gli americani a crescere forte, consolidando la posizione di primo esportatore di vino, sottratta alla Francia nel 2013. Gli USA hanno spedito 471 milioni di dollari di vino, il 9% più del 2013. Ma a essere più impressionante è la crescita quinquennale: +15% annuo.
- La Francia subisce un calo del 5%, cui si aggiunge la rivalutazione dell’euro, per raggiungere quota 443 milioni di dollari. L’Italia è ormai molto vicina.
- Se analizziamo in dettaglio i dati italiani, troviamo una crescita del 2.4% a 425 milioni nel 2014 ma un buon +5% annuo dal 2009 a questa parte. A tirare di più sono manco a dirlo i vini spumanti, che per quanto siano una categoria poco rilevanti, sono in crescita del 14% a 34 milioni e mostrano una progressione del 15% sui 5 anni. Immagino il fenomeno si chiami, come ormai è risaputo, Prosecco.
- Dietro i tre principali esportatori, si stabilizzano le vendite di vino australiano in Canada, a 225 milioni di dollari. Come potete apprezzare tra l’Italia, attualmente numero 3, e l’Australia numero 4 ci sono ben 200 milioni di dollari di differenza.
- Va però sottolineato che il consumatore canadese è molto aperto: lo si capisce guardando alla progressione degli americani!
- Chi crescte di più tra gli altri? La Spagna sembra avere un buon ritmo. Le esportazioni sono cresciute del 6% nel 2013 e il ritmo sui 5 anni è del 9%. Lo stesso dicasi, in misura ancora più accentuata, per la Nuova Zelanda, +16% nel 2014 a 91 milioni.
- Negli spumanti (ultima tabella) potete apprezzare la chiara leadership francese (+4% nel 2014), con i buoni dati, soprattuto in sequenza quinquennale per il prodotto italiano.