Marche e Abruzzo – produzione vini DOC 2013

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Abruzzo e Marche, oltre a essere geograficamente vicine hanno anche in comune una struttura di produzioni DOC polarizzata intorno a un paio di nomi principali, uno bianco e uno rosso. Discorso valido soprattutto per l’Abruzzo, dove il Montepulciano e il Trebbiano da sempre rappresentano oltre il 90% della produzione totale e solo recentemente sono “affiancate” da una terza denominazione, il Cerasuolo, che però non è in concorrenza con le altre due denominazioni, essendo un vino rosato. Lo stesso può in parte dirsi nelle Marche, dove il Verdicchio dei Castelli di Iesi e il Rosso Piceno rappresentano oltre il 60% della produzione, per quanto si tratti di prodotti che non coprono la regione da un punto di vista di potenziale produttivo.

La produzione 2013 delle due regioni ha secondo Federdoc seguito trend differenti: in Abruzzo la vendemmia è calata del 3% nel 2013 a 1.1 milioni di ettolitri, il 2% sotto la media del quinquennio precedente. Nel caso delle Marche la produzione è invece andata meglio, +10% a 372mila ettolitri, ma proviene da due anni pessimi, talchè il livello produttivo rispetto alla media storica è ancora sotto del 5%. Passiamo ai dati di dettaglio, ricordandovi che all’interno del post trovate le tabelle dettagliate.

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  • La produzione abruzzese di 1.12 milioni di ettolitri DOC è calata del 3%. La riduzione ha soprattutto interessato il Trebbiano d’Abruzzo, sceso del 6% a 186mila ettolitri, un livello del 10% sotto media, mentre per il Montepulciano il calo è stato soltanto del 3% a 851mila ettolitri. Da quanche anno a questa parte ci sono 60mila ettolitri circa di Cerasuolo d’Abruzzo che logica vorrebbe storicamente inclusi nel Montepulciano prima della scissione. Se escludiamo queste tre denominazione, tutte le altre messe insieme non arrivano a 30mila ettolitri, ricoprendo dunque un ruolo davvero marginale (ma un costo rilevante). La superficie denunciata a DOC nel 2013 di 12435 ettari è calata dell’1% ed è dell’11% sotto la media dei 5 anni. Qui i dati sono più difficili da leggere perchè talora incompleti, ma mettono un luce un calo di ettari denunciati nel 2011 non più recuperato.
  • Nelle Marche come dicevamo il quadro è più variegato. La produzione DOC ha vissuto due anni difficili nel 2011 e 2012, con un calo di produzione che secondo Federdoc ha toccato i 100mila ettolitri, quindi circa un quarto. La buona notizia da leggere dentro questi dati è la ripresa della produzione del Verdicchio di Jesi, da 129mila a 154mila ettolitri, dopo cinque anni di preoccupanti cali. Nonostante il rimbalzo, siamo ancora sotto del 10% sulla produzione media del quinquennio, ma soprattutto molto lontani dai 200mila ettolitri della denominazione nel 2008, quando le superfici denunciate erano 2500 ettari rispetto alle 2000 di oggi. La DOC Rosso Piceno invece è rimasta molto vicina ai livelli depressi del 2013, intorno ai 73mila ettolitri, anch’essa lontanissima dai 110mila del 2008, con una superficie denunciata che si è quasi dimezzata da 2000 ettari a 1140 nell’arco del quinquennio.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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