Oggi copro uno dei “buchi” del blog con le esportazioni del Portogallo che è in tutto e per tutto una delle “forze” europee nel mondo del vino. Le esportazioni dal paese iberico sono poco meno di 750 milioni di euro, quindi si tratta a tutti gli effetti della quarta potenzia europea per commercio estero e della decima potenza mondiale. La struttura delle esportazioni del Portogallo è piuttosto peculiare: il principale importatore di vini portoghesi è la Francia, presumibilmente per la passione dei nostri cugini per il Porto (oltretutto Vranken Pommery è produttore di porto) e il terzo mercato è addirittura l’Angola, certamente per via del passato di colonia portoghese. Considerata poi la produzione di vino di circa 6-6.5 milioni di ettolitri possiamo dire che l’export di 2.8 milioni rappresenta una quota del 40-45% circa, non dissimile da quella italiana. Se invece guardiamo all’andamento storico, il commercio estero di vino portoghese è stato un po’ meno dinamico di quello degli altri paesi europei: la sua crescita non ha raggiunto il 4% annuo negli ultimi 5 anni, contro un ritmo del 5-6% di Italia, Francia e Spagna. Andiamo a leggere qualche numero insieme.
- Le esportazioni di vino 2015 sono state 736 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto al 2014 e in crescita del 3.7% annuo dal 2010 a questa parte. La struttura dell’export è fortemente sbilanciata verso i vini imbottigliati, avendo il Portogallo un volume di produzione limitato (quindi con meno ambizioni a concorrere nel vino sfuso) e nessun vino spumante di rilievo. Fatto 100 l’export totale, ben 92 euro derivano dal vino imbottigliato.
- I volumi esportati sono stati 2.8 milioni di ettolitri nel 2015, +1% rispetto al 2014. L’andamento dei volumi è stato molto più più altalenante di quello dei valori (che mostra una parabola di crescita più costante), con un picco di esportazioni di quasi 3.4 milioni di ettolitri toccato nel 2012.
- La Francia è il principale mercato di destinazione per il vino portoghese. Nel 2015 sono stati esportati 110 miloni di euro di vino. E’ anche il mercato meno dinamico, a guardare i dati degli ultimi 5 anni (ma anche prima!). In realtà per volumi è il secondo mercato, con 373mila ettolitri, perchè il maggiore importatore a volume è l’Angola, con 520mila ettolitri, che invece ricopre la terza posizione nella classifica a valore, con 73 milioni di euro, in calo pesante (-24%) dopo diversi anni di crescita ininterrota che lo aveva portato a diventare il secondo mercato.
- Al secondo posto nel 2015 c’è il Regno Unito (78 milioni, +7% e +3% annuo dal 2010), comprensibile visto che storicamente gli inglesi sono stati importatori di vini come il Porto, che per l’alta gradazione alcolica potevano essere facilmente trasportati via nave senza essere danneggiati.
- Grazie anche al favorevole andamento del dollaro gli USA sono balzati a 69 milioni di euro, +16% sul 2014 e +9% annuo dal 2010. Seguono in classifica altri mercati classici come Belgio (legato alla Francia), Olanda e Germania, mentre il portoghesi poco spazio sembrano avere nei paesi nordici e nella vicina Spagna…
Buongiorno
Per quanto riguarda il Portogallo, è per caso disponibile un dato sul valore delle esportazioni in Cina? In questo post, come nel post “Cina – importazioni di vino 2015” ho trovato il dato relativo al volume, ma non al valore. La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti,
Monica
Ciao Monica,
il dato è 14.2 milioni di euro nel 2015 rispetto a 9.6 nel 2014. E’ buffo ma viene esattamente dopo la Spagna ed è quindi tagliato nella tabella. di questo, 13.4 milioni sono vino imbottigliato nel 2015, contro 9.1 milioni nel 2014, quindi… quasi tutto…
Marco
Salve,
Potrebbe dirmi quali sono i maggiori compratori di vino portoghese in Italia ?
Ringrazio anticipatamente
Distinti saluti
Claudia
Ahime, temo di non aver compreso appieno la sua domanda, anche se devo dire che ho pochi dati “al contrario”, quindi di dove finisce il vino portoghese in Italia da un punto di vista geografico…
Marco