Giusto la settimana scorsa abbiamo analizzato i dati ISTAT sul consumo di bevande alcoliche, concludendo che per la prima volta dopo diversi anni si è verificato un recupero della penetrazione di consumo di vino, forse come reazione ad un calo “accelerato” degli anni scorsi in corrispondenza della grave crisi economica che ci ha colpiti. Oggi andiamo nel dettaglio delle regioni e delle caratteristiche dei consumatori (età) per capire cosa sta succedendo. Molte conferme e alcune sorprese da questi dati: 1) il nord e il centro Italia spingono in su la penetrazione, mentre il sud e le isole non mostrano alcun progresso, probabilmente a causa della più pesante crisi economica; 2) Piemonte e Toscana si riprendono il primato di regioni con il maggior numero di consumatori di vino in rapporto alla popolazione; 3) i dati per età sono i più interessanti. Sembra di vedere che il consumo abituale moderato è una tendenza in crescita tra gli anziani e la fascia 35-54 anni e non tra i giovani (purtroppo). Dall’altra parte, se si prende il dato globale di penetrazione del consumo, sembrerebbe di miglioramento anche nelle fasce giovanili, sostenute dal consumo sporadico.
- Nel 2015 tutte le fasce di età sono stimate incrementare il consumo di vino, in termini di percentuale sulla popolazione. I dati sono in forte crescita nella fascia 18-19 anni, 34% contro 29% dello stesso anno, ma in moderata crescita sono anche le fasce successive. Il picco nella penetrazione di consumo è la fascia 55-59 anni (era 60-64 anni lo scorso anno). Se vista nel lungo termine (2007 su 2015 come da grafici allegati) la penetrazione del consumo è in calo in tutte le fasce di età salvo quelle giovanili dover persiste un livello più limitato ma costante.
- Se guardiamo il consumo moderato ma abituale non si scorgono segnali di miglioramento nelle fasce giovanili mentre sono i 35-54 anni e gli ultra65enni a far crescere leggermente il dato. Nel consumo sporadico si trovano come anche negli anni scorsi dati migliori e per certi versi speculari a quelli del consumo abituale: dati migliori tra i giovani (oltre il 30% dei 18-34 anni consuma vino secondo l’indagine 2015 contro il 27% del 2014, il livello più elevato di sempre), mentre sono meno positivi quelli degli anziani.
- Concludiamo con i dati geografici, dove come anticipavamo sopra Piemonte e Toscana sono tornate a essere le regioni con la maggior penetrazione di consumo, 58-59%. Bisogna dire che i dati sono altalenanti (vedere la Lombardia per esempio), ma certamente la tendenza è più positiva nelle regioni del nord e centro. Siamo al 55.4% nel nord ovest, +3 punti, 57.9% nel nord est, +2 punti, 53.4% nel centro, +3 punti. Invece i valori sono stabili nel sud e nelle isole, al 47% e 44% rispettivamente.