Come dicevamo qualche giorno fa, i dati del primo trimestre sono molto particolari, considerando un giorno un più (29 Febbraio) ma anche, nel caso degli spumanti, la stagionalità della Pasqua, caduta più dentro il primo che non al secondo trimestre. Detto questo, gli spumanti restano l’unico fattore di crescita delle esportazioni in questo primo trimestre, con un incremento del 21% a 230 milioni di euro. Anche nella categoria si idenfica una forte divaricazione tra gli spumanti DOP, che volano a +34%, e le altre cagorie, stabili o calanti. Ma anche tra le geografie, con Regno Unito e USA che sostengono le vendite. A tale proposito, l’andamento del referendum di questo mercoledi (23 giugno) sarà particolarmente importante per definire l’andamento dei prossimi mesi. Entriamo quindi nei dati di dettaglio.

- Nel primo trimestre 2016 le esportazinoi hanno toccato quota 230 miloni, +21%, determinando un valore di 1024 milioni sugli ultimi 12 mesi, +17%. Marzo ha segnato un incremento del 17% a 85 milioni di euro. Le esportazioni per paese vedono il Regno Unito ormai prossimo ai 300 milioni di euro a livello annuo (di cui 268 spumanti DOP), gli USA intorno a 200 milioni (157 spumanti DOP ex Asti), poi molto distante la Germania a 87 milioni (48 spumanti DOP) e a 52 la Svizzera (40 milioni spumanti DOP).
- I volumi sono il driver di crescita. Nel primo trimestre siamo a 680mila ettolitri, +26%, quindi determinando un calo del 3.4% del prezzo medio di esportazione a 3.38 euro al litro. Sui 12 mesi la situazione è più equilibrata, dato che l’incremento del volume è al 15% (2.93 milioni di ettolitri), quindi leggermente meno dell’incremento del valore. Certamente, confrontando il prezzo medio dei 12 mesi (3.48 euro al litro) se ne ricava un’immagine non proprio rassicurante. Stiamo esportando prodotti di qualità inferiore o stiamo abbassando i prezzi.
- L’Asti è stabile, 19 milioni di euro, con un incremento del 6% dei volumi a 56mila ettolitri. Trimestre molto volatile, con +63% per le spedizioni in USA e la Germania stabile e la Russia che continua a calare al ritmo del 25-30% (ma potremmo essere arrivati in fondo alla discesa…). La Lettonia ormai è inutile commentarla, dato che di questo passo scomparirà dalla tabella: -64% nel trimestre, -60% sugli ultimi 12 mesi. Francamente, i dati continuano a essere negativi.
- Gli Spumanti DOP, guidati dal Prosecco continuano a esplodere, con un +35% nel primo trimestre a 174 milioni di euro e un incremento dei volumi del 22% a 463mila ettolitri. Regno Unito e USA continuano a spingere, +63% e +17% rispettivamente, per 62 e 51 milioni di euro. Tra i principali mercati l’unico che sembrerebbe in indebolimento mi pare l’Austria. Per il resto è interessante notare come i nostri prodotti stiano cominciando a prendere piede in Francia, che nella tabella non sono correttamente ordinati: è ormai il sesto mercato per i nostri prodotti DOP ex Asti.