
Leggere in modo corretto i dati di export appena pubblicati da ISTAT su Aprile non è semplice: i numeri sono negativi, guidati da un calo piuttosto netto dell’export di vino imbottigliato. Bisogna però stare attenti a giudicare i dati mensili, perchè lo scorso anno è stato un mese molto “incostante” e i mesi di Marzo, Aprile, Giugno, Agosto, Novembre e Dicembre furono molto positivi, compensati da dati talvolta negativi negli altri mesi. Proprio questo cerco di evidenziare nel primo grafico, dove potete apprezzare come il calo del 2% di questo Aprile si confronta con un +13% dello scorso anno, proprio come il dato leggermente negativo di Marzo. E’ certamente un ulteriore segnale di debolezza del nostro vino imbottigliato, che accumula da inizio anno un calo del 2%, concentrato nei quattro principali mercati, per ora più che compensato dalla crescita del 20% del vino spumante. Andiamo a leggere i dati insieme.

- Le esportazioni in Aprile calano dell’1.6% a 451 milioni di euro, riducendo così il progresso da inizio anno a +1.8% e quello sull’anno mobile al 4%. Il calo è stato guidato dai volumi, scesi del 2.2% a 1.66 milioni di ettolitri, mentre il saldo dei 12 mesi è di 20 milioni di ettolitri esatti.
- Come dicevamo, a guidare il calo di Aprile e a ridurre la performance di questi primi mesi dell’anno è il vino imbottigliato, che ha perso il 6% in Aprile e il 2% da inizio anno. Tale andamento è da ricondurre a un indeboliimento nei 3-4 principali mercati: in USA le esportazioni calano dell’1% a 351 milioni nei primi 4 mesi, in Germania siamo a -5% (230 milioni), nel Regno Unito del 17% (104 milioni) e in Canada del 2% (79 milioni). Se togliamo questi 4 paesi, tutto il resto cresce del 2.5% a 466 milioni di euro. Certamente il Regno Unito sarà fonte di ulteriori problemi: questo calo è riferito a un periodo in cui i recenti eventi (Brexit) non hanno avuto ancora effetto. Ci sarà dunque da aspettarsi un ulteriore calo, anche guidato dalla svalutazione della sterlina.
- Si conferma invece più stabile dello scorso anno il trend dei vini sfusi, che crescono del 2%, sia ad Aprile che nei primi 4 mesi dell’anno, grazie al fatto che i volumi ormai non calano più. E’ un prodotto con una forte volatilità per quanto riguarda i mercati di destinazione. In questi primi mesi dell’anno, sono in forte crescita le esportazioni verso la Svizzera e la Svezia, che compensano un leggero calo dei due principali mercati, Germania e Regno Unito.
- Chiudiamo con i vini spumanti, che continuano a crescere a un ritmo superiore al 15%, 17% per l’esattezza in Aprile, quindi +20% sui primi 4 mesi dell’anno. Con Aprile si dovrebbe essere chiuso il “ciclo Pasquale” e quindi possiamo ben dire che tali dati sono più che incoraggianti. Come nei mesi precedenti, tutta la crescita è relativa ai vini DOP, quindi Prosecco, che ormai rappresentano oltre i tre quarti delle esportazioni (per i primi 4 mesi dell’anno). Per questa categoria, il Regno Unito continua a crescere a ritmi superiori al 30% (33% in Aprile, 49% nei primi 4 mesi dell’anno). Con Brexit c’e’ da aspettarsi un rallentamento anche se non c’è nel paese un prodotto alternativo locale che possa minacciare i nostri vini e quelli dei francesi e spagnoli.


