
La produzione di vini DOC in Abruzzo nel 2014 è scesa leggermente secondo i dati Federdoc. Non è però valida la medesima conclusione quando si passa dai volumi ai valori. Nonostante i prezzi dei vini abruzzesi rimangano molto contenuti rispetto alla media nazionale, la ripresa delle quotazioni del Montepulciano d’Abruzzo, che da solo rappresenta i tre quarti degli 1.1 milioni di ettolitri prodotti, ci porta a concludere che in valore nel 2014 (a prezzi 2015) l’Abruzzo ha messo a segno una leggera crescita. Andiamo brevemente a leggere i dati insieme.

- La produzione DOC in Abruzzo secondo Federdoc ha toccato 1.06 milioni di ettolitri. Come potete anche apprezzare dal grafico si tratta di un livello relativamente basso rispetto al passato. Negli ultimi 10 anni la produzione è stata di mediamente di 1.13 milioni di ettolitri, con un calo quindi del 6% sia rispetto a questa media che rispetto al 2013.
- In termini di superfici denunciate, nel 2014 la regione ha denunciato 12054 ettari, il 3% in meno del 2013 ma oltre il 10% in meno rispetto alle superfici DOC storiche della regione.
- Quando parliamo di DOC abruzzesi abbiamo in mente due o tre nomi. Il Montepulciano d’Abruzzo prima di tutto, con una produzione 2014 di 811 mila ettolitri, rispetto a una media di 870mila ettolitri e a un livello di 851mila del 2013. Gli ettari vitati a Montepulciano sono 9055, il che implica una resa di 90 ettolitri per ettaro. In termini di valore, l’incremento delle quotazioni da 67 a 73 euro per ettolitro ha consentito un rimbalzo del valolre della produzione da 57 a 59 milioni di euro.
- La seconda DOC importante è il Trebbiano d’Abruzzo, prodotto nel 2014 in 166mila ettolitri, -11% rispetto al 2013 e una superficie vitata per la prima volta nella storia recente inferiore a 2000 ettari. La resa del Trebbiano è leggermente inferiore al Montepulciano, 84 ettolitri per ettaro e dunque ben si comprende che con una quotazione all’origine pari a 44 euro per ettolitro contro 73 del Montepulciano la preferenza vada per il vino rosso.
- Viene poi il Cerasuolo d’Abruzzo, in verità una delle grandi DOC rosate italiane con 58mila ettolitri prodotti nel 2014, -7%, su una superficie di 654 ettari, anch’essa in regresso rispetto agli anni scorsi (a dispetto del fatto che i rosati sembrano essere vini di moda…). La resa per ettaro è molto simile a quella del Montepulciano, mentre non abbiamo dati relativi alle quotazioni.


