
Tornando ai numeri del 2016, con vendite in crescita del 14% circa e un incremento dell’utile operativo prima dell’acquisizione e dei cambi del 28%, l’azienda australiana ha chiaramente battuto le attese e con un margine operativo del 15% è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo al 2018, “high-teens”, quindi 17-19%. Diageo Wines ha portato nei soli 6 mesi un contributo del 10% circa agli utili totali, mostrando sin d’ora la bontà dell’operazione, per la quale sono stati alzati gli obiettivi di sinergie (da 25 a 35 milioni di dollari americani). La struttura finanziaria è molto solida, con un rapporto debito su EBITDA nell’intorno di 1x, anche grazie al fatto che l’operazione Diageo è stata condotta con ricorso a un aumento di capitale. Passiamo a leggere qualche numero più dettagliato insieme.

- Le vendite sono cresciute del 13.8% a 2.23 miliardi di dollari australiani, con un contributo dei volumi del 12% (33.6 milioni di casse vendute). L’apporto di Diageo si è soprattutto fatto sentire in Europa e USA, dove le vendite sono cresciute del 34% e 25% rispettivamente (intorno al 13-14% invece senza considerare cambi e acquisizione), mentre le vendite in Australia e Nuova Zelanda sono rimaste stabili. Il business in Asia sta crescendo in modo esponenziale, +46% (+39% prima dei cambi), forte di un’organizzazione molto solida nel mercato cinese.
- Il margine è balzato dal 10% al 15% in un solo anno, spinto soprattutto dal mercato asiatico, dove TWE genera un margine operativo prima dei costi centrali del 35%, rispetto al 15-16% del mercato domestico e del 13-14% del mercato europeo e americano.
- Dal punto di vista finanziario, il capitale investito balza a 4 miliardi di dollari australiani da 3.2 miliardi, dopo l’acquisizione Diageo, ma il debito sale soltanto di 150 milioni, da 214 a 365 milioni, dato che degli 800 milioni investiti tra spese per investimenti e acquisizione, 475 sono stati contribuiti dagli azionisti sotto forma di aumenti di capitale.
- Il ritorno sul capitale cresce comunque all’8% dal livello decisamente insoddisfacente degli ultimi anni. E’ un dato che ancora non considera pienamente il contributo di Diageo Wines, che verrà consolidata “da nuovo” ancora nei primi 6 mesi fiscali del 2016-17.