
La corsa degli spumanti non si è fermata neanche in giugno, come avete già letto qualche giorno fa. Di fatto oggi questa categoria consente all’Italia di crescere più di ogni altro grande produttore mondiale di vino in termini di valore delle esportazioni. Questo dicono i dati relativi al primo semestre che metterò in linea tra qualche giorno. Ma torniamo al tema del giorno. A giugno la crescita è stata di nuovo del 20%, il che consente di chiudere il primo semestre degli spumanti a +23% per 500 milioni di euro. Vale la pena di ricordare i due driver principali: gli spumanti DOP, dove viene incluso il Prosecco, e dal punto di vista dei mercati il mondo anglosassone. Siamo a un punto in cui le classificazioni hanno perso la loro rilevanza: con un ulteriore leggero calo, la denominazione Asti non è più rilevante, rappresentando meno del 10% delle esportazioni. Passiamo ai dati.

- Giugno si chiude con un incremento del 20% a 92 milioni di euro, portando il saldo dei primi 6 mesi a 500 milioni di euro, +23%. Se guardiamo i dati in un’ottica annua le esportazioni hanno raggiunto quota 1.08 miliardi di euro, +17%.
- I volumi esportati sono il fattore critico. Nel primo semestre sono cresciuti del 23% a 1.4 milioni di ettolitri e dunque possiamo dire che il prezzo medio di export è stabile. E’ un dato leggermente fuorviante, però, dato che guardando ai dettagli si nota una positiva evoluzione per i prodotti DOP (+8%), compensata dal calo del prezzo degli altri prodotti.
- L’Asti spumante chiude il semestre a 39 milioni di euro, -2%. E’ un periodo poco rilevante per il prodotto (più stagionale del prosecco), ma sembra che il calo si stia attenuando. In ragione d’anno il prodotto è ancora in forte calo, -17%, ma quasi tutto è attribuibile alla seconda metà dello scorso anno. I dati restano negativi nel principale mercato, la Germania, -12% a 8 milioni di euro, mentre sembra riprendersi la Russia, +16% a 4 milioni di euro. Prosegue il crollo della Lettonia, mentre nel Regno Unito le cose sembrano migliorare, +17% a 3milioni di euro.
- Gli spumanti DOP crescono del 36% a 380 milioni di euro nel primo semestre e si portano a 770 milioni di euro in ragione d’anno, +34%. Spiace ripetersi tutte le volte, sono guidati dal Regno Unito dove prosegue imperterrito un vero e proprio boom: +53% a 134 milioni nel primo semestre, con +23% anche in giugno. Molto buoni restano i dati sugli USA, che nel caso dei DOP chiudono a 97 milioni di euro, +32%. Unico mercato che non progredisce tra i grandi è la Germania, nel semestre in crescita “solo” del 4% a 21 milioni di euro, mentre merita attenzione il progresso nel difficile mercato francese, dove le esportazioni sono più che raddoppiate a 13 milioni di euro.
- Appuntamento a metà ottobre quando sarà interessante leggere i dati sugli spumanti di luglio, storicamente un mese molto pesante per questo prodotto, in preparazione per la “chiusura” di agosto.





Buongiorno, mi chiamo Luca e sto scrivendo una tesi partendo dal vino e collegandomi al management aziendale. Queste statistiche e grafici sono disponibili solo per lo spumante oppure posso trovarli anche per i vini Toscani ?
grazie mille e buona giornata.
Ciao Luca e in bocca al lupo per la tua tesi. Esistono delle serie trimestrali pubblicate da istat (coeweb.istat.it) relative alle esportazioni di vino per regione, dove trovi i dati relativi alla Toscana. Questo dato (solo trimestrale e pubblicato in una sezione del sito chiamata “approfondimenti”) vale pero’ non per il vino toscano, ma per il vino che esce dalla toscana (traduco: se un produttore toscano vende un IGT pugliese, finisce dentro la Toscana). C’e’ poi un dato mensile, che pubblico ogni sei mesi, con le esportazioni di vini toscani “per davvero”. Lo trovi sotto “esportazioni per regione” nel blog.
Ti mando il file.
Marco