Chiudiamo la carrellata delle semestrali delle aziende dello Champagne con Laurent Perrier, che mostra dati in controtendenza (quindi negativi) rispetto a Vranken Pommery e Lanson. In realtà i dati vanno visti in prospettiva: Laurent Perrier viene da anni molto migliori dei concorrenti. C’è però un altro motivo che fornisce uno spunto di riflessione: Laurent Perrier chiude a Settembre il semestre, contro giugno degli altri due. Ciò significa che per tre mesi ha già incamerato “l’effetto Brexit”. Si vede certamente nei cambi, che hanno portato via il 2% del fatturato, ma anche dalla debolezza delle esportazioni, calate dell’8% circa sia in Europa che nel resto del mondo. Fatte queste considerazioni, Laurent Perrier resta un capitolo a parte rispetto alle altre due aziende: il margine supera il 20% contro il 9% delle altre due nel primo semestre e anche la qualità della reportistica semestrale ha un altro passo. Anche questo fa la differenza. Andiamo a leggere i numeri insieme.
- Le vendite del semestre calano del 3.7% a 98 milioni di euro. Di questo calo, secondo l’azienda la maggior parte è attribuitibile a “conto terzi”, mentre il marchio Laurent Perrier è rimasto stabile. Se esuliamo da questa considerazioni, il prezzo-mix risale del 2% (era calato del 2% nel primo semestre 2015), mentre i volumi sono in calo del 3.5%. I cambi come dicevamo sopra sono negativi per il 2.3%, dopo due anni consecutivi di impatto positivo.
- Come per i concorrenti si riprende l’attività domestica, +8% a 31 milioni. Laurent Perrier è però fortemente legato alle esportazioni, che calano dell’8.5% in Europa (da leggere dopo l’exploit del 2015, +18%) e dell’8% nel resto del mondo (a seguito di un leggero calo già registrato lo scorso anno).
- I margini vanno di conseguenza. Cala l’EBITDA dal 23.4% al 22.1%, -9% in valore assoluto a 22 milioni, mentre i minori ammortamenti rendono meno evidente l’impatto a livello di utile operativo (da 20 a 19 milioni, -7%) e di utile netto (da 11.3 a 10.3 milioni di euro, -9%).
- La struttura finanziaria mostra un leggero ulteriore miglioramento. LP è già la migliore azienda del settore dal punto di vista della leva finanziaria, con un debito di 291 milioni che si confronta con un magazzino di 567. Per questo motivo non metto il grafico che preparo per le altre aziende… Laurent Perrier ha leggermente ridotto il debito rispetto a settembre 2015 (3 milioni) dopo aver pagato un dividendo di 6 milioni e aver incrementato il valore del magazzino di circa 1 milione. Quindi “a occhio” un incremento di valore di circa 10 milioni di euro, di cui 6 distribuiti agli azionisti e 4 mantenuti in azienda come taglio del debito e maggior valore delle scorte.