
Il Sud Africa conferma nel 2016 la percezione che avevo già condiviso negli anni precedenti relativamente al suo export: una forte volatilità dei mercati di destinazione, unito a un calo strutturale del mercato storicamente più importante, il Regno Unito. Come per altri paesi, il 2016 è stato per il Sud Africa un anno “diverso” dal punto di vista valutario. Il Rand ha subito una pesante svalutazione, che ha fortemente beneficiato gli introiti in valuta locale. Infatti, se ai nostri occhi le esportazioni Sud Africane sono stabili intorno a 600 milioni di euro, con un volume in crescita del 3% a 5 milioni di ettolitri, gli incassi trasformati nel cambio di 16.3 Rand per un euro (contro 14.2 del 2015, quindi +15%) diventano giustappunto un +15%. Allo stesso modo la percezione di “stabilità” che ci viene dal grafico dove vedete anche gli anni scorsi non corrisponde al quadro in valuta locale, dove la crescita annua è nell’ordine del 10-11%, tutta raggiunta con la svalutazione del Rand, di circa il 60-65% in 5 anni. Purtroppo non sarà così nel 2017, o perlomeno non sembra così per il momento, visto che il Rand ha riguadagnato quota 14.5… Passiamo ad analizzare i dati insieme.

- Le esportazioni di vino sudafricano hanno raggiunto quota 4.97 milioni di ettolitri, +3% ed il livello più alto dal 2013 (quando ci fu un abnorme balzo dell’export a 6 milioni di ettolitri). In valore ciò corrisponde a 598 milioni di euro, stabile sul 2015, o 9736 milioni di Rand, +15%.
- Di questi circa 400 milioni sono esportazioni di vino fermo imbottigliato, +6% sul 2014, 175 sono invece di vino sfuso, -10% e in deciso calo anche rispetto agli anni scorsi.
- Come vi accennavo sopra, forte volatilità tra i mercati. La Germania era esplosa nel 2015 a fronte di un incremento delle esportazioni di vino sfuso, mentre quest’anno ritorna sul livello del 2014, 72 milioni di euro, -29%. A fare da contraltare a questi dati particolarmente negativi, il balzo degli USA (tutto vino imbottigliato), da 18 a 34 milioni di euro, +89%, che però è un mercato che un tempo faceva oltre 40 milioni per i sudafricani. Nella stessa maniera si possono commentare i dati della Danimarca, +32%, o della Russiam +61%.
- La lettura risulta quindi difficile. Quello che è assodato è che il Regno Unito pian piano sta perdendo quota come mercato di riferimento per il vino sudafricano. Era oltre il 25% nel 2009 e ha perso ogni anno di peso fino a scendere al 16.4% del valore esportato (21% del volume) nel 2016.
- Dove sono i progressi “sani”? Probabilmente nei nuovi mercati. In Cina nel 2016 le esportazioni sono calate del 10% ma l’anno precedente erano esplose. Anche la Namibia sembra essere un mercato con un trend piuttosto costante, e non ci sarebbe da stupirsi vista la prossimità geografica. Tutto il resto sembra invece una altalena…





