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La corsa degli spumanti non si ferma. Il dato del primo semestre 2017 fa segnare +15% a 572 milioni di euro, il che porta il totale sui 12 mesi a 1268 milioni di euro, con una crescita del 18% sull’anno precedente. I dati dei nostri due concorrenti nel segmento, gli spagnoli e i francesi sono quasi altrettanto positivi, il che segnala che la categoria non è in questo periodo un driver soltanto per le nostre esportazioni. La Spagna dopo diversi anni di crescita lenta ha ripreso a correre, con un export in crescita dell’11% a 194 milioni di euro nel primo semestre. La Francia ha messo a segno un dato migliore, +13% per il comparto in totale che ha fatturato nel primo semestre 1276 milioni, quindi più del doppio di noi, con un contributo di 1144 milioni per lo Champagne (+12%) e di 132 milioni per gli altri vini spumanti (+18%). Tornando ai nostri dati, la crescita è sempre guidata dagli spumanti DOP, che sono cresciuti del 17% a 445 milioni nel primo semestre, di cui 339 milioni si riferiscono al Prosecco. I mercati forti restano i soliti, con la buona notizia che il Regno Unito dopo qualche mese di incertezza è ripreso a crescere. Passiamo ad analizzare i dati.

- Le esportazioni di spumanti sono cresciute del 14.6% nel semestre a 572 milioni di euro. Di questi, 38 milioni di euro si riferiscono all’Asti (-3%), 339 milioni di euro sono Prosecco (non abbiamo la variazione percentuale essendo il primo anno di rilevazione), 106 milioni sono gli altri spumanti DOP e 89 milioni di euro (+10%) sono il resto, quindi non DOP.
- A questi 572 milioni di euro corrispondono 1.6 milioni di ettolitri in volume (+13%), di cui 876mila sono Prosecco, quindi esportato a un prezzo medio di 3.87 euro al litro, rispetto ai 4.06 euro al litro che fanno segnare gli altri spumanti DOP (262mila ettolitri) e ai 3.32 euro al litro dei 114mila ettolitri di Asti. Da ultimo, il prezzo medio di export degli altri spumanti (340mila ettolitri) è di 2.63 euro al litro.
- Quindi, guardando a questi dati di insieme, possiamo dire che il 15% si spacca in +13% a volume e +2% a prezzo-mix.
- Dal punto di vista dei mercati, il Regno Unito cresce del 12% nel semestre a 164 milioni, mentre gli Stati Uniti progrediscono del 21% a 138 milioni, ancora aiutati dal cambio (che non contribuirà più nel secondo semestre). Diciamo che dopo questi due mercati si “salta” ai 41 milioni di euro della Germania (comunque con un buon +13%), il che da un lato fa comprendere il successo dei nostri prodotti in questi due mercati, dall’altro preoccupa un po’ per la “concentrazione” del rischio.
- Il prosecco è chiaramente la determinante di questa concentrazione, soprattutto nel Regno Unito dove rappresenta il 78% delle esportazioni di spumante (contro il 59% medio sul dato totale) e dove come vedete dal grafico sotto viene spedito il 38% di tutto il prodotto esportato nel primo semestre 2017.
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