Esportazioni italiane di vino per regione e tipologia – primo semestre 2017

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Le esportazioni di vino fermo hanno ripreso vigore nei mesi scorsi, come abbiamo abuto modo di commentare. Questo miglioramento si riflette dunque anche nei dati che presentiamo oggi, che mostrano le esportazioni per regione e tipologia di vini imbottigliati, oltre che per la sezione Ateco di cui vi allego la tabella una statistica sull’export totale di vino per origine regionale dell’esportatore (e non del vino!). in questa analisi spicca in particolare un rallentamento dei vini delle aziende basate in Veneto, pur restando positivi (+7%), il miglioramento di quelle basate in Piemonte (+6%, dopo un 2016 negativo), oltre a un buon andamento di quelle toscane (+5%).

Nell’analisi invece delle vendite di vino in bottiglia per zona/tipologia, il rafforzamento degli ultimi mesi (+5%) si sostanzia per un deciso incremento dei vini bianchi trentini e dei vini rossi piemontesi (+22% e +9% rispettivamente), che compensano un ulteriore calo dei vini veneti (-14% per i bianchi e -3% per i rossi). Guardando invece alle tipologie è molto evidente che il miglioramento delle esportazioni è figlio della ripresa dei vini IGT e da tavola in bottiglia, mentre invece per i vini DOP la crescita dei primi 6 mesi 2017 è immutata intorno al 4%.

Passiamo a leggere qualche dato insieme.

  • Le esportazioni totali per regione di vino riportate da ISTAT secondo il criterio ATECO sono coerenti con il +7% già ampiamente commentate. Le tre grandi forze del vino italiano, Veneto, Toscana e Piemonte sono tutte cresciute al ritmo del 5/7%. Per il Veneto si tratta di un indebolimento rispetto al 2016 (+9%) per le aziende piemontesi e toscane si tratta di un deciso miglioramento. Le aziende piemontesi avevano perso il 4% nel 2016 (e ben di più nel primo semestre) e recuperano quasi tutto, mentre quelle toscane passano dal +2% del 2016 (0% nel primo semestre) al +5% di questi ultimi 6 mesi. Certamente degno di nota è il dato dell’Emilia Romagna, +13% a 148 milioni dopo due anni molto difficili e in genere il balzo delle regioni del sud, Campania, Sicilia e Puglia, tutte in crescita del 20% o più.
  • La seconda analisi invece si riferisce al mondo dei vini fermi in bottiglia, per intenderci un universo da 2 miliardi di euro rispetto ai 2.8 totali, cui faceva riferimento l’altra analisi. Qui i dati sono per origine e tipologia dei prodotti. Il commento più sensato è che questo primo semestre vede un recupero dei vini IGP e da tavola, che tornano sui livelli del primo semestre 2015 e contribuiscono quindi a costruire il +5% del totale. I vini DOP, che sono di fatto la metà del totale, viaggiano al ritmo del 4%, uguale al 2016.
  • All’interno dei DOP rossi crescono del 3% i toscani e del 9% i piemontesi mentre calano del 3% i veneti. Per i DOP bianchi, categoria molto più diversificata, è il Trentino Alto Adige a produrre i dati migliori, +22% a 109 milioni (contro un primo semestre 2016 già in fortissimo progresso), mentre sono in forte calo i DOP bianchi veneti (-14%). Quasi stabili gli altri vini DOP.

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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