
Il Cile ha pagato il pegno della vendemmia scarsa del 2017 con un export in calo nel 2018. I produttori locali si sono però “salvati” con i cambi. Infatti, mentre noi leggiamo una riduzione del 5% delle esportazioni a 1.7 miliardi di euro (con un sostanzioso calo dei volumi di 1 milione di ettolitri, -10% a 8.5 milioni, visibile soprattutto nel segmento degli sfusi), in valuta locale l’incasso è in realtà calato soltanto del 2% a 1283 miliardi di peso cileni. A sostenere le esportazioni dei cileni come negli scorsi anni è stata la Cina, dove i volumi esportati sono cresciuti del 20% e l’export in valore ha sfiorato i 300 milioni di euro, +4%, mentre un andamento particolarmente negativo è ravvisabile negli USA, -15%, ma anche in Giappone e Brasile, altre due piazze importanti. Se fate due calcoli vi accorgerete che il mercato cinese rappresenta il principale fattore dei crescita negli ultimi 5 anni delle esportazioni cilene di vino, che altrimenti sarebbero rimaste stabili. Passiamo a una breve analisi dei dati.
- Le esportazioni 2018 scendono del 5% a 1693 milioni di euro, pari a 2 miliardi di dollari (-1%) e 1283 miliardi di peso (-2%).
- Il calo dei volumi è stato piuttosto marcato. Il Cile ha spedito 8.5 milioni di ettolitri di vino, di cui 5 milioni di vino in bottiglia (-4% sui 5.2 del 2017) e 3.4 milioni di vino sfuso (-18%). Va detto che il 2017 per i volumi esportati è stato l’anno di massimo storico per il paese americano.
- Il calo a valore è comunque meno marcato, -7% per i vini sfusi, probabilmente sostenuto dall’incremento generalizzato dei prezzi nel mondo dopo la vendemmia scarsa. Nel 2018 il 18% nel valore delle esportazioni era di vino sfuso, contro l’80% dei vini in bottiglia.
- Il mercato più importante è la Cina, con 297 milioni di euro e 1.6 milioni di ettolitri, +4% e +20% rispettivamente. Non è difficile calcolare che senza il boom di questa destinazione (+21% annuo in 5 anni) le esportazioni cilene sarebbero rimaste invariate dal 2013 a questa parte in valore: questo dice molto di quale tipo di opportunità abbiamo fornito la Cina negli ultimi anni, visto che le esportazioni sono cresciute del 3% annuo.
- Il mercato americano subisce il terzo calo consecutivo, con una accelerazione al ribasso: solo 187 milioni di euro esportati, -15%. Quasi sorprendentemente le esportazioni nel mercato inglese sono invece rimbalzate a 169 milioni di euro, +7%, a parziale recupero dei livelli passati.
- Seguono una sfilza di segni meno, dal Giappone a 166 milioni e -9% (ma contro un livello record del 2017), al Brasile 123 milioni e -6% (probabilmente colpito dalla crisi locale), all’Olanda (-4%), Canada (-6%) e Germania (-8%).
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