Nel primo semestre 2023 la divisione vino e spiriti è stata la “cenerentola” tra le numerose del gruppo LVMH. A differenza degli altri business infatti le vendite sono calate del 4% con volumi giù quasi del 12%, mentre l’utile operativo cala del 9% con una diluizione del margine di un paio di punti, dal 35% al 33%. Ora un po’ di cose vanno dette: la causa principale è il calo degli spiriti, e del cognac in particolare (forse sapete che il Cognac in USA è bevuto soprattutto dalle persone di colore che hanno avuto i maggiori sussidi dal Covid, ora terminati…); secondo, il calo dei volumi è anche il frutto della strategia di premiumizzazione che viene applicata (forse in modo quasi eccessivo) anche da Laurent Perrier come vedremo tra qualche giorno. Terzo, il cognac, ma anche lo Champagne, vengono da un periodo di crescita fortissima e una normalizzazione può starci. Tornando ai numeri, per vini e Champagne il gruppo ha comunque avuto un incremento delle vendite del 5% nel primo semestre 2023, a fronte di un calo del 3% delle consegne di Champagne (e del 6% degli altri vini). I margini sono stati stabili, mentre sono calati pesantemente nella divisione spiriti. La strategia di espansione di LVMH continua con diverse iniziative. Nel segmento del vino vengono sottolineate in particolare: la collaborazione tra Dom Perignon e Lady Gaga, alcune nuove cuvee, lo sviluppo internazionale di Chateau d’Esclans e l’acquisizione di Chateau Minuty, uno dei più importanti produttori di vini rosati della Provence. Passiamo a commentare qualche numero.
- Le vendite della divisione vino e spiriti toccano 3.18 miliardi di euro, di cui 1.58 miliardi nella divisione vini e Champagne, +5% e 1.6 miliardi nella divisione Cognac e spiriti, -12%.
- Per i vini e champagne i volumi venduti sono stati 30.2 milioni di bottiglie (-3%) e 26.8 milioni di bottiglie (-7%) rispettivamente, il che determina un prezzo medio di vendita per bottiglia di 28 euro, +10% rispetto al semestre 2022.
- La divisione cognac e spiriti è quella che ha subito il calo maggiore, con volumi scesi del 21% per il Cognac (41.5 milioni di bottiglie) e 11 milioni di spiriti (-5%).
- Come dicevamo sopra, LVMH continua imperterrita a investire anche in questo segmento, con logiche di lungo termine. Nel primo semestre ha investito 440 milioni di euro, pari al 10% del fatturato.
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