Con la mente fresca dei dati di Nosio guardiamo oggi ai risultati a luglio 2023 della capogruppo Mezzacorona. I dati della grande cooperativa sono migliori di quelli della controllata commerciale, con un incremento delle vendite leggermente più marcato (+2% a 217 milioni di euro) ma soprattutto degli indicatori relativi alla remunerazione dei soci migliori: nell’esercizio i conferimenti sono cresciuti del 3.5% a 69 milioni di euro. Anche la struttura finanziaria è in miglioramento con un calo dell’indebitamento finanziario netto da 102 a 98 milioni di euro. Non si dice molto dell’evoluzione prevedibile della gestione, salvo segnalare la riduzione dei quantitativi di uva, vino e anche di frutta a causa della minore vendemmia del 2023. Vi segnalo invece l’interessante rapporto di sostenibilità presente sul sito aziendale che mostra alcuni grandi numeri di Mezzacorona: 1457 soci produttori, 487 dipendenti, 2409 ettari di vigneto in Trentino Alto Adige e 624 in Sicilia, 503 ettari di meleti, oltre 50 milioni di bottiglie di vino vendute ogni anno. E nell’ambito della sostenibilità, il 50% dell’energia consumata viene da energia rinnovabile e autoproduzione e consumo del 6% del fabbisogno energetico. Passiamo a un breve commento dei risultati.
- Le vendite di 217 milioni sono cresciute del 2% grazie all’incremento ottenuto in Italia, +4.4% a 96 milioni, mentre sia le vendite EU (30 milioni), che quelle extra EU (92 milioni) sono state sostanzialmente stabili rispetto al 2022.
- Da un punto di vista di prodotti, le vendite di vino sono cresciute dell’1.7% a 201 milioni mentre le vendite di altri prodotti (principalmente mele) sono a 16 milioni, +7%.
- Come sapete i dati finanziario sotto le vendite sono poco significativi per una cooperativa. Ad ogni modo, i costi del personale sono cresciuti del 3%, il che è un buon dato visto l’andamento dell’inflazione, ammortamenti stabili, oneri finanziari leggermente cresciuti come le tasse. Si chiude con il classico pareggio di bilancio.
- Più importanti le somme girate ai soci, che ammontano a 69 milioni, +3.5%, di cui 37 relative alle uve conferite (+6%), 25 relative a vino (-5%) e 7 milioni di altri prodotti (+25%).
- Dal punto di vista finanziario il consolidato della cooperativa vede un debito di 98 milioni, calato di 4 dall’esercizio scorso, con una generazione di cassa dalla gestione invariata a 16 milioni, un capitale circolante che ha assorbito circa 2.5 milioni di euro, investimenti leggermente inferiori al 2022 (4.5 milioni contro circa 5 milioni) e una uscita per pagamento di dividendi di circa 1.3 milioni di euro.
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